24 aprile 2024
Aggiornato 13:00
Delitto dell'Olgiata

Il Pm contesterà l'accusa di rapina per Winston

Per il Tribunale del Riesame: pericolo di fuga motivato anche da possibile condanna

ROMA - La contessa Alberica Filo della Torre è stata uccisa in seguito ad una rapina. Il movente di quanto avvenuto il 10 luglio del '91 nella villa dell'Olgiata è sempre più chiaro per gli inquirenti della Procura di Roma. In carcere per quella morte c'è il filippino Winston Manuel Reyes. L'uomo, il cui dna è stato trovato sul lenzuolo che avvolgeva il capo della donna, ha ammesso le sue responsabilità al pm Maria Francesca Loy, ma poi ha cambiato difensori e fatto ricorso al Riesame. Ma i giudici hanno confermato l'ordinanza di custodia.

Ora l'ufficio della pubblica accusa attende l'ultimazione degli esami e delle analisi del Ris per chiedere il giudizio immediato. Il pm Loy quasi certamente contesterà al filippino il reato di rapina. Alla luce di una serie di riscontri non ha peso la giustificazione di Winston. La sua presenza nella camera da letto teatro dell'omicidio può essere motivata solo dall'intenzione di rubare i gioielli che erano conservati nella stanza. I preziosi che sparirono quel giorno avevano un valore di 80 milioni di lire.

Allo stato le tracce di Winston sono state trovate sul lenzuolo e su un orologio della vittima. Intanto nei giorni scorsi il tribunale del riesame ha spiegato che il pericolo di fuga è dato visto che per il filippino è primaria la proporzione tra «la prevedibile severità della pena e la spinta alla fuga di chi a quella pena sta andando incontro». A maggior ragione ciò vale in «presenza di un reato, l'omicidio, la cui sanzione minima edittale è di 21 anni».