Tracce di sangue nell'auto del marito all'esame del Ris
La vita di Parolisi scandagliata dagli inquirenti. Lui: «Non ho nulla da nascondere»
ANCONA - Tracce di sangue nell'auto di Salvatore Parolisi, il marito di Carmela Melania Rea, saranno esaminate dai Ris di Roma. Le piccole tracce ematiche sono state rinvenute sul sedile del passeggero dell'auto di Parolisi: bisognerà verificare se appartengano alla giovane trovata morta il 20 aprile scorso in un bosco di Ripe di Civitella, in provincia di Teramo e, se così fosse, se possano essere state perse anche giorni prima.
Ai Ris spetterà anche il compito di analizzare il laccio emostatico e il liquido rinvenuto nella siringa conficcata sul corpo della vittima per capire se c'entrino con l'omicidio o se siano soltanto tentativi di depistaggio. Il cerchio dei possibili sospettati si restringe a tre persone, anche se nessuna di queste è iscritta nel registro degli indagati. Le indagini proseguono per arrivare all'assassino che ha straziato con 35 coltellate il corpo di Carmela, scomparsa il 18 aprile da Colle San Marco, nell'ascolano, dove si era recata per una passeggiata con il marito e la bimba di 18 mesi.
La vita del marito della vittima è stata scandagliata dagli inquirenti, comprese le sue precedenti frequentazioni, le sue abitudini e il suo ambiente lavorativo, quello militare. Proprio l'uomo ha, in un secondo momento, confessato che pochi giorni prima dell'omicidio si era recato con la moglie nel bosco di Ripe di Civitelle per scambiarsi affettuosità. E ieri sera Parolisi, durante la trasmissione Chi l'ha Visto condotta da Federica Sciarelli, ha ribadito di non aver nulla da nascondere e di non voler più leggere giornali e ascoltare la tv perchè sono state dette cose non vere sul suo ambito familiare. Solo spiacevoli illazioni, secondo Parolisi.
I sospetti convergerebbero poi su due conoscenti di Parolisi di cui Carmela si sarebbe potuta fidare. Si tratterebbe di una guardia carceraria che abita subito sotto Colle San Marco e che il 18, giorno della scomparsa di Carmela, avrebbe partecipato attivamente alle ricerche. Il suo alibi non convince, così come quello di un terzo sospettato, un operaio residente a Folignano, vicino alla coppia, che qualche mese prima avrebbe tentato di accarezzare la donna durante una festa. Intanto si continua a cercare un terzo luogo oltre al pianoro di Colle San Marco e al bosco di Ripe di Civitella, poichè le tracce di sangue rinvenute nel posto in cui è stato ritrovato il cadavere sarebbero esigue rispetto al sangue realmente perso dalla vittima.