20 aprile 2024
Aggiornato 16:00
Si infiamma ancora di più il clima sulle amministrative

Lassini rivela: Ho la solidarietà del Premier, se eletto non rinuncio

Il candidato sindaco di Milano, autore dei contestati manifesti sulle Br nelle procure, in tv: Rispettare la volontà dei milanesi

ROMA - Roberto Lassini ha rivelato di aver ricevuto la benedizione del presidente del Consiglio e che, se venisse eletto, non rinuncerebbe. Le parole del candidato sindaco di Milano, autore dei contestatissimi manifesti sulle Br nelle procure, promettono di infiammare ancora di più il clima sulle amministrative del capoluogo lombardo.

Ieri sera ai microfoni del Tg di La7 ha spiegato che, se venisse eletto potrebbe anche decidere di non mollare: «Penso che sarà una decisione di carattere politico che non dipende solo da me, ma bisognerà rispettare anche la volontà dei milanesi».

Poi a Porta a porta ha rivelato di aver ricevuto una telefonata di solidarietà dal premier Silvio Berlusconi. Dopo la bufera, il pressing del Pdl e le dichiarazioni del sindaco Letizia Moratti che aveva definito la sua candidatura «incompatibile» con quella di Lassini, Lassini era stato costretto a fare un passo indietro con tanto di lettera di scuse al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

Dal Cavaliere non era arrivata alcuna presa di posizione ufficiale. A favore di Lassini avevano invece preso posizione il direttore del Giornale, Alessandro Sallusti, che giovedì ha scritto un articolo dal titolo «Io voto Lassini e Moratti» e, come riportato dal Corriere della sera anche la sottosegretaria Daniela Santanchè: «Lassini lo voterei perché sono contro l'ingiustizia, perché sono stufa di questi magistrati, pubblici ministeri, procure. Secondo me prenderà tantissime preferenze perché sono molte le persone incavolate con le procure».