31 luglio 2025
Aggiornato 01:30
Governo

D'Alema: Serve una coalizione ampia non solo a sinistra

Per un programma «da dopoguerra» di ricostruzione del Paese

ROMA - Il Paese ha bisogno di un «programma costituente, di ricostruzione, quasi un programma 'da dopoguerra' che richiede una coalizione ampia che non può essere solo con la sinistra, anche se fosse sufficiente a vincere, perché la sfida è governare il Paese per trasformarlo». Ne è convinto Massimo D'Alema che nel corso della presentazione di Micromega ha replicato così alle obiezioni di Paolo Flores D'Arcais. «Il problema principale - ha detto - è costruire una prospettiva per il futuro non solo un'alleanza per battere Berlusconi e questo credo sia possibile con una varietà di ipotesi».

Dopo il berlusconismo «servirà una fase costituente che renda il nostro bipolarismo efficace, bisognerà sbloccare l'economia rimuovendo le resistenze corporative e correggendo le disuguaglianze sociali drammatiche, inoltre bisognerà mettere mano alla macchina pubblica. Tre sfide di grandissima portata», ha sottolineato D'Alema, secondo il quale serve «una coalizione in grado di fare queste riforme. Oggi le forze dell'opposizione rappresentano il 60 per cento degli elettori e sulla base degli ultimi sondaggi l'astensionismo è intorno al 40 per cento, un dato purtroppo fisiologico nelle democrazie. Il Paese tende a schierarsi e in questo momento la maggioranza degli italiani è contro Berlusconi, il problema è unire questa maggioranza intorno a un programma costituente».

L'ex premier ha affrontato anche il tema della leadership e delle primarie, sollevato dal suo interlocutore: «Anch'io penso che il progetto politico venga prima della leadership. Non sono contrario alle primarie, la sfida per la guida del Pd è stata vera non pilotata dall'alto ma le primarie devono essere accettate da tutti quelli che fanno un patto politico, questa è la vera premessa».