28 agosto 2025
Aggiornato 06:30
Il sindacato chiede al ministro di consentire che la Rai sia competitiva

L'Usigrai a Tremonti: «Non chiediamo soldi ma nuove regole»

«L'azionista introduca norme che ci consentano di lavorare in un periodo di grandi trasformazioni»

ROMA - «Al contratto di servizio demmo parere negativo per le stesse ragioni che oggi evidenziano i giudici contabili: l'inadeguatezza in tema di copertura dei costi che lo svolgimento del servizio pubblico comporta. Su questo tema e su quello della natura giuridica che impone all'azienda di agire, in regime di concorrenza multipiattaforma, da pubblica amministrazione occorre una fase di negoziazione con i soggetti istituzionali interessati», affermato Carlo Verna, segretario dell’Usigrai.

VERNA (USIGRAI) : LA RAI E’ COME UN PUGILE COSTRETTO A COMBATTERE CON LE MANI LEGATE - «Al momento Rai è come un pugile che sul ring della concorrenza combatte a mani legate» ha spiegato Verna, il quale ha richiamato la relazione della Corte dei Conti sull'azienda di servizio pubblico radiotelevisivo.
«Il rilievo della Corte dei Conti spiega, con l'autorevolezza che non fu evidentemente riconosciuta al nostro intervento in commissione parlamentare di vigilanza, come un dibattito sulla Rai non sia più rinviabile», ha aggiunto Verna.

L’APPELLO A TREMONTI: NON VOGLIAMO SOLDI MA ESSERE COMPETITIVI - Noi cominceremo chiedendo udienza al ministro Tremonti, che tranquillizziamo subito. Non andremo a chiedere all'azionista risorse, nonostante il fondamentale riconoscimento che la Corte dei conti fa, ma l'impegno per norme che ci consentano di svolgere il nostro ruolo in un sistema in profonda trasformazione».