24 aprile 2024
Aggiornato 04:00
Crocifisso

Chiti esprime Grande soddisfazione: Bene Corte europea

«Dopo una memoria sbagliata il Governo ne ha presentata una convincente»

ROMA - «Grande soddisfazione» è stata espressa dal vice presidente del Senato Vannino Chiti (Pd), dopo aver appreso della decisione con cui la Grande Camera della Corte europea per i diritti dell'uomo ha dato ragione all'Italia nella causa sulla presenza del crocifisso nelle aule delle scuole pubbliche.

SCELTA GIUSTA - «La Corte - ha detto Chiti - ha adottato la scelta più giusta. Il crocifisso rappresenta un simbolo religioso che è presente nella radice storica e culturale dell'Italia e di molti altri Paesi. Non contrasta in nessun modo con la libertà di religione o di educazione. Il crocifisso non può rappresentare per nessuno ragione di oppressione, costrizione o intolleranza. Per i cristiani è un simbolo di fede. Per tutti è motivo di solidarietà e amore. Il governo italiano, dopo una prima memoria incentrata su argomentazioni sbagliate, ne aveva presentata successivamente una convincente, in cui si ricostruiva la giurisprudenza precedente della Corte di Strasburgo, che in queste materie si era sin qui scrupolosamente attenuta al margine di apprezzamento statale e alla non assimilabilità delle tradizioni e delle giurisprudenze costituzionali in materia di laicità. Ora, grazie alla Corte europea - ha concluso Chiti - è stata finalmente fatta giustizia su questa materia».