3 ottobre 2025
Aggiornato 06:00
Incontro con Don Luigi Ciotti

Draghi: La mafia è tra i fattori che inibiscono la crescita

Il Governatore della Banca d'Italia: «Con la crisi le imprese sono più facilmente aggredibili dalla criminalità»

MILANO - La presenza della criminalità organizzata nelle attività economiche e nel tessuto sociale è tra i fattori che inibiscono la crescita in Italia. È quanto ha sottolineato oggi il governatore della Banca centrale, Mario Draghi, in un incontro con don Luigi Ciotti, presidente dell'associazione antimafia Libera, all'Università statale di Milano. «L'economia italiana soffre da tempo, lo sappiamo, di una inibizione a crescere», ha ricordato Draghi, sottolineando come le cause siano molteplici, di natura diversa e intrecciate tra di loro. «Fra i fattori inibenti - ha sottolineato - vi è anche l'infiltrazione mafiosa nella struttura produttiva, che è aumentata negli ultimi decenni, almeno nella sua diffusione territoriale».

I RISCHI AUMENTANO CON LA CRISI - «La crisi che abbiamo vissuto nei passati tre anni - ha evidenziato il governatore - non ha certo migliorato le cose: non poche imprese, che hanno visto drammaticamente ridursi i flussi di cassa e il valore di mercato, sono divenute più facilmente aggredibili dalla criminalità».