18 agosto 2025
Aggiornato 21:30
Caso Claps

Il Legale della famiglia: sapevamo tutti di Dna Restivo da 3 mesi

Avvocato Scarpetta: «Abbiamo taciuto per rispetto del lavoro dei periti. Per noi il quadro probatorio a carico di Restivo era già chiaro da tempo»

POTENZA - «La notizia che sulla maglia di Elisa è stato trovato il Dna di Danilo Restivo non ci ha sorpreso, perché tutte le parti processuali coinvolte ne erano a conoscenza da almeno tre mesi». Lo ha detto a TM News il legale della famiglia Claps, Giuliana Scarpetta. «Avvocati e periti tanto della famiglia Claps quanto della famiglia dell'indagato - ha aggiunto Scarpetta - sapevano che era stato rilevato il Dna di Restivo già da tempo ma l'uscita della notizia sui media ci ha colto di sorpresa. Noi - ha detto l'avvocato - l'abbiamo tenuta segreta per rispetto di chi stava lavorando e aspettavamo la consegna della perizia alla Procura per renderla nota. Alla fine - ha aggiunto - non è la prima volta che si verificano indiscrezioni in questo caso: anche quando fu diffusa la notizia che su un materasso che si trovava nel sottotetto della chiesa della Trinità (dove il 17 marzo 2010 è stato trovato il cadavere di Elisa Claps) non era stato trovato il dna di Restivo, fu un'indiscrezione. Per noi - ha continuato il legale - il quadro probatorio a carico di Restivo era già chiaro da tempo, questa - ha concluso - è solo la chiusura del cerchio».