1 dicembre 2024
Aggiornato 22:00
Scuola

Libri di testo sempre più digitali per il prossimo anno

Circolare n. 18 del Ministero dell'Istruzione: le scelte dei professori verso on line o versioni miste. E rispettino «tetti»

ROMA - Adottare libri di testo fruibili via internet e rispettare i tetti di spesa imposti dal ministero dell'Istruzione: l'indicazione è giunta dal dicastero di viale Trastevere attraverso la circolare n.18, con la quale il Miur, nel richiamare «i vincoli da rispettare per l'adozione dei libri di testo» del prossimo anno scolastico, sottolinea l'esigenza di attuare «la progressiva transizione ai libri di testo on line o in versione mista, tenendo presente che a partire dall'anno scolastico 2012/2013 non potranno essere più utilizzati testi esclusivamente a stampa».

L'indicazione, che permetterà notevoli risparmi per lo Stato e le famiglie degli alunni, trova conferma anche nell'invito ai consigli di classe delle scuole a puntare sulla «scelta di libri di testo a stampa per i quali l'editore si sia impegnato a mantenere invariato il contenuto per un quinquennio, fatta salva la possibilità per l'Editore - sottolinea il Miur - di trasformare il medesimo libro di testo nella versione on line scaricabile da internet o mista».
Dopo aver ribadito che, salvo particolari motivazioni, il rinnovo dei libri di testo ha «cadenza pluriennale (ogni cinque anni per la scuola primaria e ogni sei per la scuola secondaria di I e di II grado)», il ministero dell'Istruzione si sofferma, infine, sulla necessità di salvaguardare «il rispetto dei tetti di spesa individuati per le scuole secondarie di I e di II grado».

I tetti di spesa dei libri di testo variano da corso a corso: alla primaria, la ex elementare, lo scorso anno i costi andavano da meno di 19 euro per la prima classe fino a 41,44 euro in quinta; per la media inferiore il tetto di spesa era fissato in 286 euro per la prime classi, in 111 euro per le seconde e in 127 euro per le terze. Alle superiori la spesa maggiore riguardava il liceo classico, dove alle famiglie potevano essere chiesti per l'acquisto dei libri fino a 320 euro al primo anno e 370 al terzo. Più contenuta la spesa massima richiesta alle famiglie di studenti iscritti ai tecnici e soprattutto negli istituti professionali.