19 aprile 2024
Aggiornato 01:30
Italia-Libia

Terzo Polo presenta mozione: Stop al Trattato di amicizia

Vernetti: «E'inefficace». Casini: «Governo lo sospenda punto e basta»

ROMA - Il governo deve sospendere il trattato di amicizia tra l'Italia e la Libia sottoscritto da Silvio Berlusconi e Gheddafi a Bengasi il 30 agosto 2008. Lo chiedono i deputati del Terzo polo in una mozione depositata oggi e illustrata in una conferenza stampa alla Camera.

CASINI - «Se non vogliamo che ogni iniziativa ci sia preclusa e che da questa vicenda possa solo emergere l'amicizia tra l'Italia e Gheddafi e non quella con il popolo libico - ha osservato il leader dell'Udc, Pier Ferdinando Casini - dobbiamo sospendere il Trattato punto e basta. Un trattato, votato solo da una parte del Parlamento, che ci impedisce di partecipare a una eventuale operazione internazionale».

VERNETTI - «I fatti di queste ore - ha aggiunto il deputato di Api Gianni Vernetti, primo firmatario della mozione insieme al finiano Benedetto Della Vedova e al centrista Ferdinando Adornato - rendono inefficace dal punto di vista giuridico e politico il trattato. Bisogna calendarizzare al più presto la nostra mozione».

DELLA VEDOVA - «L'amicizia tra il popolo italiano e il popolo libico - ha sottolineato Della Vedova - non può essere scambiata per l'amicizia con Gheddafi o con un regime che bombarda i manifestanti. Dobbiamo congelare il trattato che può essere ripreso quando cambieranno gli interlocutori libici». Il finiano si è quindi augurato che «tutti restino con i nervi saldi per evitare di cavalcare la paura e l'emozione» nel caso in cui si dovesse verificare «un'ondata eccezionale di flussi migratori. Ricordiamoci che quello che fronteggiamo è un massacro che non ha eguali nella storia recentissima».