23 marzo 2025
Aggiornato 02:00
Futuro e Libertà

Menardi: Da Fini frase ingiuriosa, ne usciranno altri 5 o 6

«Doveva dimettersi da Presidente della Camera. Fli soffre di un antiberlusconismo con la bava alla bocca»

ROMA - La maggioranza si allarga per il «potere finanziario del premier«? «Potrei querelare Fini per quella frase ingiuriosa se non fossero battute politiche», dice ai microfoni della Zanzara su Radio24 l'ex senatore di Fli Giuseppe Menardi. «Usciranno dal Fli al Senato altre 4 o 5 anche 6», anticipa ed elenca: «Il senatore Saia: uscirà; il senatore Baldassarri: si; il senatore Viespoli: potrebbe uscire; il senatore Pontone: è uscito; Contini: potrebbe uscire; usciranno tutti perché i progetti che abbiamo condiviso sono stati disattesi. Comunque il Fli sempre di più è andato al di fuori della maggioranza di Governo, ha cercato e cerca alleanze a sinistra e addirittura con quella estrema e soffre di un antiberlusconismo con la bava alla bocca».

Poi alla domanda se Fini avrebbe dovuto dimettersi dalla presidenza della Camera dei deputati, Menardi chiarisce: «Doveva dimettersi dalla Camera perché ritengo che fondare un partito in quella condizione avrebbe dovuto, sull'onda della passione politica, dimettersi dall'impegno istituzionale ma i falchi hanno sempre sostenuto che era un'opzione da scartare. Fini sapeva come la pensavo».

Quanto all'ipotesi della nascita di un nuovo gruppo autonomo o alla possibilità di aderire ad altri gruppi, Menardi dichiara: «Potremmo formare un nuovo gruppo autonomo che rappresenta la nostra posizione politica originaria di Futuro e libertà: siamo nati per criticare il Pdl così com'era diventato ed essere il pungolo dell'azione di Governo. Noi ci eravamo già distinti in sede parlamentare votando degli emendamenti alla finanziaria anni fa, credo del 2009. Noi il 14 dicembre ci siamo astenuti in Senato».