Veltroni: se si vota larga alleanza, non solo anti Cav
L'ex candidato Premier del PD: «Con federatore esterno, no a leader di partito»
ROMA - Se si votasse in primavera servirebbe un'ampia alleanza, guidata da un «federatore» esterno, una personalità autorevole e non dal leader di uno dei partiti in campo. E che non punti solo sull'antiberlusconismo, altrimenti non funzionerebbe. Lo dice Walter Veltroni ad Agora su Raitre.
L'ideale sarebbe, «se ci fossero le condizioni, avere un Governo di decantazione». «Se non si vota a maggio perché nel centrodestra decidono di avere un altro Presidente del Consiglio che si occupa del Paese - dice Veltroni come prima ipotesi - secondo me il Pd deve evitare di correre appresso un giorno a Vendola e un giorno a Casini, rimettersi al centro, avere la forza di dare un messaggio per Paese e su questa base verificare le alleanze possibili». Se si andasse a votare, siccome «non si può perdere perché l'indirizzo di Berlusconi è aggravato dall'esasperazione, bisogna fare un'alleanza la più larga possibile, evitare che si dividano le forze chiamate non a fare alleanza contro Berlusconi ma di carattere costituente. Un'alleanza per dare al Paese un Governo che affronti le questioni più importanti, che faccia le riforme costituzionali e poi al voto con un vero bipolarismo». Alleanza che abbia «un federatore» perché farebbe «fatica a stare insieme se a guidarlo fosse il leader di uno dei partiti, dovrebbe essere quello del Pd ma gli altri non lo accetterebbero. Sarebbe più saggio avere una persona in grado di federare tutto questo». Un'alleanza non solo anti Berlusconi, «se si sta insieme solo per evitare l'orco non basta».