Adinolfi propone la Bindi come candidata Premier
«E' la giusta alternativa all'Italia del bunga bunga andando subito alle elezioni»
ROMA - Elezioni subito, con Rosy Bindi candidata premier per il centrosinistra. Sul settimanale che dirige, The week, Mario Adinolfi lancia la sua proposta: «Se il centrosinistra trovasse il coraggio di chiedere rapide elezioni, si andrebbe a un voto chiarificatore a cui il Pd dovrebbe presentarsi con un candidato premier, donna e cattolico, che sia l'alternativa assoluta all'Italia del bunga bunga. Il nome c'è, è perfetto, è quello di Rosy Bindi».
«Oggi come oggi quello di Rosy Bindi è il nome più spendibile e concretamente indicabile per l'alternativa a Berlusconi - continua Adinolfi nel suo editoriale - Sarebbe l'impersonificazione di un Romano Prodi più moderno, proveniente dallo stesso retroterra culturale, in sintonia con l'humus nazionale molto più di qualche esponente vetero-comunista riverniciato a nuovo per l'occasione. Bersani e D'Alema non potrebbero dire no a un nome come quello della Bindi e, in una condizione emergenziale, si potrebbe anche rinunciare alla strada delle primarie investendo su di lei con una comune decisione dei massimi organi dei partiti della coalizione».
A chi obietta di rinunciare al ricambio generazionale, Adinolfi risponde: «In redazione si tifa per un salto generazionale evidente, personificato dai migliori under 40 dei due schieramenti: il ministro Angelino Alfano per il centrodestra, il sindaco Matteo Renzi per il centrosinistra», ma «la politica non è politologia, segue regole proprie, che hanno a che fare con le condizioni date».