Caselli: il partito dei giudici esiste, è impegno e martirio
Il procuratore capo di Torino: «E' offensivo e ingiusto definire i giudici cospiratori»
TORINO - «Chi parla a vanvera di partito dei giudici voglia prendere atto che un partito dei giudici esiste davvero, ma nell'accezione dello storico Salvatore Lupo». Lo ha dichiarato il procuratore capo di Torino, Giancarlo Caselli, nel suo discorso conclusivo della cerimonia di inaugurazione dell'anno giudiziario di Torino. Caselli ha letto poi una citazione di Lupo, secondo cui «è attraverso l'impegno di alcuni e purtroppo il martirio di altri, che l'idea del partito dei giudici prende forma. Nasce dalla sorpresa che, in un'Italia senza senso della patria e dello Stato, ci siano funzionari disposti a morire per il loro dovere, questa patria e questo Stato. Ad ogni funerale, ad ogni commemorazione prende forma l'idea di per sè contraddittoria di magistrati come rivoluzionari in quanto portatori di legalità».
Caselli ha concluso quindi il suo discorso, molto applaudito: «Definire cospiratori coloro che sono semplicemente portatori di legalità non è soltanto offensivo ma è soprattutto profondamente ingiusto».
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