Santacroce: Magistrati denigrati, profondo disagio
Lo denuncia il presidente della Corte d'appello di Roma: «Inusuale la provenienza di attacchi sempre più frequenti»
ROMA - «C'è uno stato di profondo disagio che pervade oggi i magistrati nel delicato compito di amministrare la giustizia in questo paese: per le condizioni tutt'altro che ottimali in cui si svolge il loro lavoro, ma soprattutto per il tenore e l'inusuale provenienza degli attacchi che subiscono con sempre maggiore frequenza e che vanno al di là della critica dei provvedimenti giudiziari e del modo di lavorare, assumendo in crescendo toni gratuitamente denigratori». Lo denuncia il presidente della Corte d'appello di Roma, Giorgio Santacroce, nella sua relazione per l'inaugurazione dell'anno giudiziario.
Il magistrato aggiunge che, così facendo, si sdogana oltretutto «un estremismo verbale che è il lato oscuro della libertà di manifestazione del pensiero: nel senso che oggi siamo sicuramente più liberi di ieri, solo che ciascuno fa uso di questa maggiore libertà come fa ed è portato a fare».
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