16 aprile 2024
Aggiornato 19:30
Casa Montecarlo

UdC: Frattini si è fatto strumento di lotta politica

D'Alia: «Le carte della Farnesina ai Pm rischiano di compromettere le indagini»

ROMA - Il ministro degli Esteri Franco Frattini si è «reso strumento più o meno consapevole di lotta politica». L'accusa è partita - durante il dibattito in Aula al Senato sulla vicenda della casa ex An a Montecarlo - dal senatore Gianpiero D'Alia, capogruppo dell'Udc. D'Alia, rivolto a Frattini che aveva appena finito di rispondere all'interrogazione, si è riferito in particolare a «l'atto di trasmissione» delle carte provenienti da Santa Lucia alla Procura di Roma.

«Se queste carte non hanno alcun rilievo per l'indagine penale restano agli atti dei quotidiani che l'utilizzano per la lotta politica» ha osservato D'Alia, «ma se queste carte avranno un rilievo per l'indagine che riguarda la casa di Montecarlo la trasmissione non secondo le forme previste dal diritto internazionale e dalla legge sulle rogatorie - che è stata modificata peraltro nella legislatura 2001-2006 proprio per consentire le genuinità dell'acquisizione di alcuni atti probatori provenienti dall'estero - queste carte acquisite impropriamente di cui lei si è fatto strumento rischiano di compromettere l'esito giudiziario sulla vicenda legata alla casa di Montecarlo». «Mi dispiace che una persona come lei si sia reso strumento di una vicenda indecente che non fa onore alla politica italiana e a questo governo e a questa maggioranza che stanno ormai alla canna del gas» ha concluso il senatore dell'Udc rivolto al titolare della Farnesina.