D'Alema: le primarie non risolvono tutto
Il presidente del Copasir replica a De Mita: «Oltre il '900? Banale e sbagliato al tempo stesso»
ROMA - Il Pd non è affatto un progetto fallito, ma certo non bastano le primarie a risolvere tutti i problemi. Durante un dibattito con Ciriaco De Mita e Rino Formica, Massimo D'Alema parla del Pd e replica all'ex leader democristiano che aveva appunto dichiarata finita l'esperienza del Pd. «Io - dice D'Alema - non credo che il Pd sia un partito senza storia, semmai è un partito con troppe storie». Anzi, continua, «dire che il Pd è oltre il '900 è da una parte banale e dall'altra sbagliato». Il moderatore, Stefano Menichini, interrompe D'Alema per fargli notare che Fuori dal Novecento è lo slogan scelto da Walter Veltroni per la convention del Lingotto che si terrà domani: «Io - ribatte D'Alema - stavo facendo una riflessione, non volevo commentare le cronache...».
«Le nostre radici - insiste - sono nel '900, e il Pd nasce dallo sforzo di mettere insieme i tratti comuni delle storie dei partiti riformisti». Un progetto che «ha un senso», se partendo da queste storie si cerca di costruire qualcosa di nuovo. «Non solo - continua - non considero il Pd un'impresa fallita, ma penso anche che sia l'unica impresa che vale la pena di fare». Ovviamente, si tratta di una «impresa complessa e non ci si può illudere che tutto si risolva nella festa della domenica delle primarie».