18 agosto 2025
Aggiornato 07:00
Caso Ruby

Parisi a Bersani: bene le firme ma per chiedere le elezioni

Lo afferma in una nota il deputato del Pd: «Il Segretario ha un'idea di Berlusconi e dei cittadini diversa da noi»

ROMA - «Bersani chiede di raccogliere 10milioni di firme per spingere Berlusconi a farsi da parte con le dimissioni, e aggiunge che 'qualsiasi situazione è meglio di questa comprese le elezioni anticipate'. Evidentemente ha una idea di Berlusconi e una dei cittadini diversa dalla nostra».

Lo afferma in una nota il deputato del Pd Arturo Parisi. «Tutti infatti - prosegue - vedono che Berlusconi si farà da parte solo quando non dieci milioni di firme, ma un voto in più di quelli che raccoglie lui lo costringeranno a farsi da parte. Tutti vedono pure che tra i cittadini la misura è colma e attendono solo la possibilità di dirlo definitivamente col voto. Raccogliamo perciò pure 10 milioni di firme. Ma non per dire che qualsiasi soluzione è migliore di questa 'comprese le elezioni', ma che l'unica strada sono le elezioni anticipate. O riteniamo che, difronte a questo spettacolo di degradazione, difronte ad un premier inadatto, ricattabile, e irresponsabile, la maggioranza degli italiani possa stare dalla parte di Berlusconi?».

Secondo Parisi è «l'assenza di una alternativa che rende i cittadini incerti sulle conseguenze da trarre, non l'incertezza del giudizio. Ma in democrazia le uniche alternative che contano sono quelle che vengono proposte agli elettori e misurate dal voto. E allora perché non chiedere elezioni per accompagnare all'uscita Berlusconi col voto dei cittadini, invece di chiedergli semplicemente di farsi da parte con una semplice petizione? In un momento come questo non puntare alle elezioni significa che abbiamo sfiducia negli italiani o sfiducia in noi stessi. Per ritrovare la fiducia in noi stessi è il momento che ritroviamo la fiducia negli italiani. Fino a quando non capiamo che la strada maestra sono le elezioni ogni sfida a metà rischia di rovesciarsi contro di noi».