Nuovo round al Csm su accuse del Premier ai pm di Milano
Al plenum le frasi sul processo Mills dopo lo stop dai laici del Pdl
ROMA - Torna a riunirsi questa mattina il Plenum del Csm sulla tutela proposta per il Pm milanese del processo Mills Fabio De Pasquale per le parole nei suoi confronti del Premier Silvio Berlusconi. Sulla richiesta di una difesa formale del Pm milanese il plenum ieri non ha potuto votare, causa l'abbandono dell'aula di Palazzo Marescialli da parte dei cinque consiglieri laici indicati dal centrodestra che hanno fatto mancare il numero legale al termine di quasi cinque ore di serrato confronto.
Dal nuovo confronto di oggi a palazzo dei Marescialli, difficilmente potranno restare estranee le parole del videomessaggio di ieri sera di Berlusconi che ha chiesto esplicitamente «punizioni» per la Procura milanese impegnata nell'accusa nei suoi confronti nel 'processo Ruby'.
Censura per le parole del Premier era stata espressa già nella serata di ieri dall'Anm che ha definito «inaccettabili gli attacchi nei confronti dei magistrati da parte di esponenti politici», sottolineando come videomessaggi come quelli del Presidente del Consiglio «non giovano né alla serenità delle istituzioni né all'accertamento della verità». Con piena difesa dell'operato della Procura milanese. «I magistrati - hanno scritto in una nota il presidente Luca Palamara e il segretario Giuseppe Cascini - svolgono il loro difficile compito con serietà e rigore, nel pieno rispetto delle norme processuali e dei diritti delle persone coinvolte, con l'unico scopo di accertare i fatti».