19 aprile 2024
Aggiornato 18:00
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«Sì ai regimi laici modello Gheddafi»

Frattini: «Paesi come Libia, Marocco ed Egitto sono riusciti a tenere a bada il fondamentalismo»

ROMA - In Medio Oriente «la priorità numero uno è la prevenzione del fondamentalismo e degli embrioni di terrorismo». Lo sostiene il ministro degli Esteri Franco Frattini che, intervistato dal Corriere della Sera sulla 'rivoluzione del gelsomino' in Tunisia e l'instabilità del Maghreb, cita l'esempio virtuoso della Libia di Muammar Gheddafi. «Credo si debbano sostenere con forza i governi di quei Paesi, dal Marocco all'Egitto, nei quali ci sono re o capi di Stato che hanno costruito regimi laici tenendo alla larga il fondamentalismo» sostiene il titolare della Farnesina.

GHEDDAFI HA CREATO UNO SFOGATOIO DEL POPOLO - «Faccio l'esempio di Gheddafi - dice il ministro - Ha realizzato una riforma che chiama 'dei Congressi provinciali del popolo': distretto per distretto si riuniscono assemblee di tribù e potentati locali, discutono e avanzano richieste al governo e al leader». «Cercando una via tra un sistema parlamentare, che non è quello che abbiamo in testa noi, e uno in cui lo sfogatoio della base popolare non esisteva, come in Tunisia - prosegue Frattini - Ogni settimana Gheddafi va lì e ascolta. Per me - conclude - sono segnali positivi».