Dopo la bagarre di ieri, oggi il via alla riforma dell'Università
Schifani annulla il voto di 4 emendamenti, gestito fra le urla e nella confusione totale dalla vicepresidente Rosy Mauro
ROMA - Dopo la bagarre in aula di ieri pomeriggio (e la successiva riunione della Giunta per il regolamento) oggi l'aula di palazzo madama dovrebbe approvare definitivamente la riforma Gelmini dell'Università, mentre in mattinata sono attese le manifestazioni degli studenti che tornano a protestare contro il provvedimento del governo.
Ieri, la presidente Rosi Mauro, nel corso di una seduta molto tesa, aveva dato per approvati alcuni emendamenti che avrebbero costretto la camera ad un'ulteriore lettura del provvedimento. Ma il presidente Renato Schifani ha deciso di annullare le votazioni su tali emendamenti. Schifani ha sostenuto di averlo deciso «su richiesta delle opposizioni, prima ancora che un esponente dell'opposizione mi facesse presente che la vicepresidente Mauro, evidentemente per errore, avesse dato per approvati alcuni emendamenti».
In effetti, la Mauro aveva proceduto, fra le vibranti proteste dell'aula del Senato, alla votazione degli emendamenti con eccessiva velocità, non mettendo i senatori nelle condizioni di capire cosa stessero votando. Il presidente del Senato ha richiamato l'articolo 118 primo comma del regolamento che parla dei casi di «irregolarità nelle votazioni» e ha citato «precedenti di questa presidenza» e della Camera. Per Schifani «la situazione di irregolarità è palese, non è da dimostrare». Poi ha ricordato all'aula che «stiamo vivendo un momento delicato, anche per le pressioni esterne, sarebbe utile se da quest'aula nel rispetto delle posizioni venisse assunto un dibattito che rispetti i modi della dialettica e non della conflittualità perché già ne abbiamo troppa all'esterno». Nella serata di ieri la riunione della giunta per il regolamento, ed oggi il prevedibile disco verde alla riforma.
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