Collettivi Sapienza: da lunedì nuove mobilitazioni
Oggi occupati i luoghi-simbolo: Colosseo, Torre di Pisa, e Mole Antoneliana a Torino
ROMA - In tutte le città d'Italia sono esplose le proteste contro l'approvazione del disegno di legge Gelmini: da Cagliari e Palermo, da Pisa a Firenze, passando per Milano, Ferrara, Napoli e ovviamente Roma oggi e ieri gli studenti sono scesi in piazza contro il ddl di riforma dell'università e contro un governo «incapace di dare risposte alla crisi e a un paese che ormai lo sfiducia».
Oggi l'occupazione del Colosseo a Roma, della Torre di Pisa, del porto di Palermo, del ministero del Tesoro a Milano, della Mole Antonelliana a Torino «sono la risposta del mondo della formazione - spiegano i collettivi della Sapienza - allo smantellamento dell'università pubblica. La risposta del governo è invece sempre la stessa: cariche e fermi contro gli studenti». «Queste due grandi giornate di lotta segnano uno spartiacque - aggiungono ancora - Ci volevano far credere che la crisi fosse tutta interna alle beghe di palazzo, del tutto autoreferenziale, ma in questi due giorni tutti hanno visto un'intera generazione manifestare tutta la propria rabbia occupando i luoghi del potere e della cultura».
Gli studenti annunciano poi una «pausa» per il fine settimana ma garantiscono che, da lunedì, ricominceranno a bloccare le università e scenderanno in piazza «insieme a tutte quelle lotte che si stanno dispiegando in questo paese. Dai migranti sulle gru a Brescia agli operai di Pomigliano rilanciamo le mobilitazioni, non faremo approvare il ddl Gelmini e andremo avanti, sempre più forti, fin quando questo governo non cadrà», concludono.
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