31 luglio 2025
Aggiornato 06:00
Centrosinistra

Bindi: all'orizzonte non vedo altro che la fine del Governo

Il Presidente del PD intervistato da «La Stampa»: i rottamatori? «Speriamo non vogliano rifondare il partito...»

ROMA - «Andranno avanti ancora un po' con questo incosciente gioco del cerino», ma per Rosy Bindi alla fine «all'orizzonte non vedo altro che la fine del governo, un governo paralizzato e screditato». Intervistata da La Stampa, la presidente del Pd dopo l'ulteriore strappo di Gianfranco Fini (che ieri ha chiesto le dimissioni del premier Berlusconi e semmai l'apertura di un governo-bis con l'appoggio dell'Udc) tiene a sottolineare «la crisi è ormai aperta». E aggiunge «non mi pare possibile che Casini accorra in soccorso del governo. Dopodiché, se Fini vuole provare a rifare un accordo, si accomodi: ma facciano in fretta, perché il paese, ingovernato, è ormai allo stremo».
Nessuna subalternità del Pd alle mosse di Fini, però: è un problema di numeri, «chi può determinare la crisi di governo, se non un partito della maggioranza?».

ROTTAMATORI - Infine Bindi si esprime sull'assemblea dei «rottamatori» del Pd a Firenze: «arriva un segnale che non può essere trascurato. Il messaggio è che i democratici discutono con tutti gli strumenti, quelli tradizionali e quelli più nuovi». La polemica, aggiunge, «ha riguardato altro. Per esempio certi toni e certe modalità che non ho condiviso. Dicono di non volere né correnti né spifferi: mi auguro che non vogliano nemmeno una rifondazione del partito...«