Renzi-Civati: non vogliamo posti, il futuro è ora e ce lo prendiamo
Il sindaco di Firenze: «Il solco del partito non può diventare una fossa»
FIRENZE - Non chiedono posti, perchè tanto lo spazio «ce lo prendiamo da noi». Non aspettano che venga nè il loro turno nè il loro tempo perchè la frase d'ordinanza è una e campeggia fuori dalla Stazione Leopolda: «Al passato grazie, al futuro sì». I 'rottamatori' Matteo Renzi e Filippo Civati chiudono la kermesse di Firenze con le loro parole d'ordine: politica, bellezza, vento. Politica che deve riconquistare dignità, bellezza che 'salverà il mondo', vento del rinnovamento e del cambiamento.
Non si fidano di Fini e compagnia i «rottamatori» perchè «con Berlusconi fa il gioco del cerino» e rappresenta «un usato poco sicuro» ma soprattutto chiedono al Pd di essere il partito capace di tenere la spina attaccata con la società. Insomma, il «solco», le radici e la storia del partito, sventolate dal segretario Pierluigi Bersani «non possono diventare una fossa» nè loro vogliono trasformarsi in «nostalgici o reduci». «Da Firenze - ha detto Renzi - ci mettiamo in gioco, senza chiedere posti, ci mettiamo in gioco perché abbiamo sogni concreti da condividere, da Firenze, laboratorio della curiosità, opponiamo il coraggio alla paura».