I semi sul corpo di Elisa sono di epoche diverse
Perizia Sacchi: «Elisa aggredita con forbici e lama. Indumenti tagliati dopo la morte della ragazza». Il fratello: «Analogie con l'omicidio di Heather Barnett»
POTENZA - Sul corpo di Elisa Claps, la studentessa di Potenza uccisa nel 1993 i cui resti sono stati trovati a marzo scorso nel sottotetto della chiesa Santissima Trinità del capoluogo lucano, erano presenti «semi alati» di «epoche diverse». Lo scrive nella sua perizia il botanico Alessandro Travaglini, consulente tecnico nominato dalla Procura di Salerno nell'ambito delle indagini sull'omicidio della ragazza. «Lo stato di conservazione dei reperti - scrive il perito - non è omogeneo, alcuni sono molto danneggiati facendo pensare a un periodo abbastanza lungo di permanenza sul sito di rinvenimento. Per altri - scrive ancora Travaglini - lo stato di conservazione è decisamente migliore, il che fa pensare a un arrivo successivo».
LA PERIZIA SACCHI - L'assassino di Elisa Claps infierì sul suo corpo dopo la morte colpendola con un paio di forbici di «medie dimensioni» e una lama «molto tagliente». E' quanto scrive nella sua perizia la paleontologa Eva Sacchi, incaricata dalla Procura di Salerno di effettuare gli accertamenti sul corpo della ragazza potentina uccisa nel 1993. «Sulla scena del crimine (il sottotetto della chiesa Santissima Trinità di Potenza, ndr) erano presenti almeno due tipologie differenti di armi: una forbice e una lama. L'insieme dei dati ottenuti dall'analisi dei danneggiamenti - scrive la Sacchi - fanno supporre che l'aggressore abbia continuato ad agire sul corpo stesso per un tempo relativamente lungo dopo la morte, o comunque dopo che la vittima non era più in grado di opporre qualsiasi resistenza».
«Tutti gli indumenti della porzione del corpo - è scritto nella consulenza - ad eccezione delle spalline, hanno subito danneggiamenti da lama. Il reggiseno è stato tagliato lungo la porzione mediana che divide le due coppe, dal basso verso l'alto. Lo slip è stato tagliato verticalmente lungo il fianco destro. Il top è stato tagliato verticalmente dal fianco sinistro fino alla zona del decoltè, o viceversa. Il pantalone è stato tagliato dal bordo inferiore della gamba destra fino all'interno della tasca destra, arrivando quasi all'altezza dei passanti. Il pantalone - continua la Sacchi - è stato poi tagliato dall'alto verso il basso, posteriormente, a partire dal margine superiore fino a dietro la coscia destra». Per la paleontologa l'intento dell'assassino era quello di «accedere al corpo della vittima dopo la morte».
IL FRATELLO - «Tutto lascia pensare che Elisa sia stata uccisa come Heather Barnett e che a colpire entrambe sia stata la stessa mano assassina». Così Gildo Claps, fratello della ragazza di Potenza uccisa nel 1993, ha commentato le notizie emerse dalla perizia della paleontologa Eva Sacchi secondo cui i vestiti di Elisa sono stati tagliati «con l'intento di accedere al corpo della vittima dopo la morte». «Tutto questo - ha continuato Gildo Claps - aggiunge altri elementi, se mai ce ne fosse ancora bisogno, alla colpevolezza di Danilo Restivo». L'uomo, unico indagato per entrambi i delitti, è attualmente detenuto in un carcere inglese in attesa di processo per l'omicidio Barnett. Alla donna inglese, trovata esanime nel bagno di casa sua, erano stati asportati entrambi i seni dopo la morte. Per Gildo i tagli alla maglietta di Elisa farebbero pensare allo stesso tipo di amputazione.