27 agosto 2025
Aggiornato 21:30
Partito Democratico

Veltroni: il Movimento democratico non è una corrente

L'ex Segretario PD scrive a Franceschini: «Usciamo da Area dem, percorsi diversi»

ROMA - Con il battesimo di ieri sera, nella riunione dei parlamentari e la scelta del nome, 'Movimento democratico', i firmatari del documento dei 76 promosso da Walter Vetroni, Beppe Fioroni e Paolo Gentiloni si organizzano in una nuova componente il cui obiettivo è «essere non una corrente ma un movimento aperto all'esterno del partito, un punto di raccordo tra il partito e la società civile», come ha spiegato ieri l'ex segretario.

Il primo appuntamento sarà una convention il 20 novembre a Roma, per la quale si pensa ad un luogo che possa accogliere una vasta platea, come l'Auditorium della Conciliazione a Roma, un'occasione per raccogliere non solo i parlamentari ma anche gli amministratori locali e la società civile, a cui presentarsi con proposte programmatiche. Da questo punto di vista il Movimento democratico lavora a presentare due progetti su immigrazione e fisco per l'assemblea nazionale del Pd dell'8 e 9 novembre a Busto Arsizio.

Infine ieri è stata preparata la lettera inviata oggi a Dario Franceschini per comunicare l'uscita dei 76 da Area democratica, che oggi dopo l'annuncio di Michele Serra di entrare nell'Udc, tornano quindi ad essere 75. Una lettera dai toni pacati, viene spiegato, perchè non c'è nessuna volontà di alimentare una polemica e l'iniziativa del documento non voleva essere contro Franceschini ma un contributo al partito. Dunque agli ex compagni della componente di minoranza si dice che sono state fatte due scelte diverse, entrambe legittime, che non mettono in discussione la solidarietà personale ma sono scelte che collocano i due gruppi in posizioni distinte dentro il Pd.