6 maggio 2024
Aggiornato 09:00
Il caso Montecarlo

Lavitola: la mia inchiesta nata da una mail sospetta

«Sulla titolarità della società che possiede l'appartamento per ora solo illazioni»

ROMA - Le ricerche sulla casa di Montecarlo, al centro dello scontro politico tra il presidente della Camera Fini e il presidente del Consiglio Berlusconi, nasce da una «mail inviata da un gestore di società off shore» al concessionario di Santa Lucia. Lo scrive Valter Lavitola, direttore di Avanti!, individuato dai finiani come autore del documento che attribuirebbe a Giancarlo Tulliani, cognato di Fini, la titolarità delle società off-shore che hanno acquistato da An la casa a Montecarlo. Lavitola, in un articolo pubblicato oggi sulla prima pagina del suo quotidiano, precisa che «se non c'è una dichiarazione ufficiale che affermi in modo chiaro e incontrovertibile di chi è la titolarità della Printemps Ltd e della Timara Ltd, per me, l'individuazione di chi sia il proprietario per me è un'illazione».
Lavitola aveva annunciato ieri l'articolo, in cui racconta di essersi imbattuto «quasi per caso» in una mail inviata da un gestore di società off shore, che si occupava degli affari di Printemps e Timara Ltd. In questa mail il gestore si dice preoccupato per lo scontro tra Berlusconi e Fini, perchè la sorella del suo cliente aveva «un forte rapporto» con uno dei due leader. E proprio il clamore sulla vicenda, precisa Lavitola, l'aveva convinto a rimettere il mandato di gestione, pur deciso a parlare prima con il suo cliente.