Il fratello di Elisa: speriamo serva per verità
«I tempi per le indagini si stanno allungando in maniera spasmodica». Nuova proroga delle perizie: gli esiti il 13 ottobre
POTENZA - «I tempi per le indagini si stanno allungando in maniera spasmodica, speriamo soltanto che tutta questa attesa serva per venire a capo dell'intera vicenda e per risalire a tutte le forme di responsabilità». Lo ha detto Gildo Claps, fratello di Elisa, commentando la notizia dell'ultima proroga delle perizie disposta dal gip di Salerno. Per conoscere gli esiti degli esami effettuati dal pool di esperti incaricati dalla Procura, infatti, si dovrà attendere il prossimo 13 ottobre. I trenta giorni di proroga sono stati richiesti dagli esperti per consentire approfondimenti sugli esami dattiloscopici, oltre che per la comparazione dei reperti rinvenuti nel sottotetto della chiesa Santissima Trinità di Potenza in cui la ragazza fu uccisa il 12 settembre del 1993.
IL VESCOVO DI POTENZA - «Il riserbo della Chiesa di Potenza in questi mesi seguiti al ritrovamento del corpo di Elisa è dovuto unicamente al rispetto che si deve alla Magistratura, cui sin dall'inizio è stata offerta totale disponibilità per la necessaria azione investigativa». Così l'arcivescovo metropolita di Potenza, monsignor Agostino Superbo, ha risposto all'invito della famiglia Clpas «a dire tutta la verità» sul ritrovamento del cadavere di Elisa, lo scorso 17 marzo, nel sottotetto della chiesa Santissima Trinità del capoluogo lucano. «Non abbiamo motivo di nascondere nulla - ha continuato il vescovo - ma vogliamo servire la causa della verità, così come autorevolmente invita a fare papa Benedetto XVI».