18 settembre 2024
Aggiornato 00:00
Festa del PD

Schifani contestato, tutti solidali tranne l'Idv

Il Presidente del Senato: «Siete un esempio di antidemocrazia». Il messaggio di Napolitano: «Gazzarra intimidatoria»

TORINO - La solidarietà del presidente della Repubblica, quella di Pier Luigi Bersani e quella scontata dei compagni di partito del Pdl sono andate questo pomeriggio al presidente del Senato Renato Schifani, invitato a parlare dal palco della festa del partito Democratico a Torino ma duramente contestato dai manifestanti del popolo viola e dell'area vicina al Movimento Cinque stelle di Beppe Grillo. E a difendere i contestatori resta solo l'Italia dei Valori.
Inizialmente tenuti lontano dall'area dibattiti, i grillini e i 'viola' si sono schierati dietro le transenne, premendo sulservizio d'ordine. «Ringrazio il Pd per avermi invitato, si tratta del secondo invito in due anni» ha esordito Schifani sul palco a fianco di Piero Fassino, prima di essere investito da una valanga di fischi e di urla. «Ma-fio-so» gli hanno urlato contro i manifestanti.

«Siete un esempio di antidemocrazia» ha risposto ai contestatori Schifani. «Antidemocratici» ha detto anche Fassino. Ma le parole non hanno fermato i manifestanti, in particolare un paio che si sono scontrati con le forze di sicurezza fra tirate di capelli e spintoni.

Fioccano le reazioni di tutto l'arco politico e prima di tutto quella di Giorgio Napolitano in una nota deplora la «gazzarra intimidatoria» contro il presidente del Senato e parla di una «allarmante degenerazione di gruppi minoritari». Messaggio dalla festa dell'Api a Labro di Gianfranco Fini che a nome dei deputati tutti ha definito «intollerabile» la protesta.
Il segretario del Partito Democratico Pier Luigi Bersani da parte sua ha telefonato a Schifani per esprimere «solidarietà e profondo rammarico» e anche lui parla di «gazzarra indecente» che ha disturbato il dibattito. Riassume il pensiero del Pdl, Fabrizio Cicchitto, il capogruppo alla Camera, che punta il dito sulle opposizioni: «Quello che sta accadendo a Torino è il frutto del clima infame che Di Pietro e una parte della sinistra stanno creando nel Paese». Di segno opposto solo la presa di posizione dell'Italia dei Valori: «Ad essere grave - commenta in una nota Leoluca Orlando, portavoce nazionale - è il silenzio di Schifani e non il fatto che venga contestato. Schifani dovrebbe sentire il dovere morale di correre dai giudici per spiegare la natura di certe presunte frequentazioni con esponenti di Cosa nostra».