6 maggio 2024
Aggiornato 11:00
Scandalo pedofilia

Cei: le iscrizioni alle scuole cattoliche non sono calate

Monsignor Crociata: «Il fenomeno è drammatico e grave, ma no a paura o smarrimento»

Città del Vaticano, 25 mag - Nessun calo di iscrizioni nelle scuole cattoliche a causa dello scandalo pedofilia: lo assicura la Conferenza episcopale italiana.

"Non abbiamo notizia di calo di iscrizioni", ha detto il segretario della Cei, mons. Mariano Crociata, rispondendo ad una domanda dei giornalisti ad una conferenza stampa dell'assemblea generale dei vescovi italiani in corso in questi giorni in Vaticano. "Questo non significa che non ci sia qualcuno che si faccia domande", ha spiegato il presule, "ma, senza intaccare l'assoluta drammaticità e gravità del fenomeno, va sottolineato che l'impegno che la Chiesa mette nell'affrontare i casi che si sono presentati e si presentano esprime l'impegno costante che la Chiesa mette sul piano educativo e nello svolgimento della sua missione". Il "dramma" della pedofilia, ha detto ancora Crociata riecheggiando le parole del Papa, "deve diventare occasione per un salto di qualità, non per la paura e lo smarrimento: questo è il sentire profondo del popolo cristiano, questa è la realtà che noi percepiamo". Al proposito, mons. Crociata ha citato la folla di fedeli convenuti in piazza San Pietro per il recente Regina coelis di solidarietà al Papa.

Il segretario generale della Cei ha inoltre rivolto un "invito" ai mezzi di informazione a non compiere una "grave distorsione" nel presentare la Chiesa "dall'angolo visuale di questo specifico problema". "La Chiesa - ha detto - è ferita dopo le vittime e con le vittime perché queste eccezioni gravissime distorcono quello che la totalità dei fedeli e dei sacerdoti svolgono in modo costruttivo, esemplare se non eroico".