30 aprile 2024
Aggiornato 01:30
Insulti alla Gelmini

Bindi: non prendiamo lezioni da certa destra

La presidente Pd difende Bersani dopo le polemiche sulla sua frase sul ministro. «Non credo fosse un'offesa»

ROMA - Rosy Bindi non è scandalizzata dall'espressione usata ieri dal segretario del Pd Pier Luigi Bersani a proposito dei professori e della responsabile della Pubblica istruzione (gli insegnanti sono «eroici» e il ministro Gelmini invece «rompe i coglioni«).

GENTILUOMINI - «Cercare lezioni da certi uomini di destra sul rispetto alle donne è francamente singolare», afferma la presidente del Partito democratico intervistata da Maria Latella su SkyTg24. «Penso che Bersani ha voluto dire che ci sono tanti insegnanti che lavorano e non hanno un ministro che li aiuta. Non credo che sia un'offesa», aggiunge Bindi.
Bersani ora e, prima di lui, Massimo D'Alema che si è irritato con Alessandro Sallusti a 'Ballarò' («Ma vada a farsi f...«). «Sono due gentiluomini troveranno il modo per...», risponde Bindi senza concludere il suo pensiero.

NO COMMENT DEL MINISTRO - No comment sulle frasi del leader del Pd invece dalla diretta interessata . «Non commento, sono qui per discutere di cultura della legalità» ha detto il ministro Gelmini entrando nell'aula bunker del carcere Ucciardone a Palermo, per le commemorazioni dell'anniversario della strage di Capaci.

MANOVRA - Dai microfoni di Sky, Bindi difende Bersani sulle frasi alla Gelmini, definendo invece «inquietante» il dibattito nella maggioranza, e nel governo, sui contenuti della manovra: «Abbiamo visto - spiega - il ministro Tremonti annunciare una manovra di 30 miliardi in tre anni e Berlusconi dire che tutto questo verrà fatto senza interventi che andranno a penalizzare i cittadini». «C'è bisogno di una manovra dura e difficile. Temo che il governo non voglia metterci la faccia e dire quale è il problema reale, senza affrontare il problema strutturale» ha commentato lo stesso Bersani a margine dell'incontro con l'ambasciatore italiano a Pechino.