20 aprile 2024
Aggiornato 11:00

Calderoli «provoca» sulle celebrazioni Unità d'Italia

Il Ministro leghista: «Non so se saremo alle celebrazioni». Pd: «E' sconcertante»

ROMA - Roberto Calderoli accende la polemica politica di annunciando che probabilmente non parteciperà alle celebrazioni per il 150esimo dell'unità di Italia. Parole che il Pd e tutte le opposizioni condannano giudicandole «sconcertanti» ancor di più perchè pronunciate da un ministro della Repubblica.

Il ministro leghista incalzato da Lucia Annunziata durante la trasmissione In mezz'ora sulla partecipazione della Lega alle celebrazioni ha risposto così: «Non lo so, vedremo. Ma penso che la miglior risposta sia realizzare l'unità d'Italia attraverso il federalismo. E' inutile parlare di un totem sapendo che ci sono differenze nel Paese». «La celebrazione in se stessa ha poco senso - ha insistito Calderoli -, trovo che sia meglio dare soluzioni, sollevare la bandiera non basta».

Una posizione che per l'opposizione stride con il ruolo di ministro che ha giurato fedeltà alla Repubblica, osserva Leoluca Orlando di Idv che poi sollecita Calderoli «se vuole essere credibile, a colpire i 'ladroni' della sua coalizione, a Roma come nelle realtà locali». Le dichiarazioni di Calderoli sono sconcertanti, ma purtroppo non originali perché ormai è diventata una triste abitudine che i ministri della Lega esternino contro la Costituzione e l'unità d'Italia», dice a nome del Pd parla il responsabile Cultura, Matteo Orfini. E il segretario Udc, Lorenzo Cesa si chiede a questo punto «se quel Federalismo che il governo sta varando, e al quale solo l'Udc ha avuto la coerenza di opporsi, seguirà la linea oggi chiaramente espressa dal ministro Calderoli, sicuramente più secessionista che federalista».