23 maggio 2025
Aggiornato 04:00
Lo scontro si riaccende

Gli Ebrei protestano con il Vaticano: no a paragoni pericolosi

Il Cardinale Sodano aveva paragonato le critiche a Ratzinger sul caso pedofilia a ostilità a Pio XII

ROMA - Lo scontro si riaccende. Se il paragone tra le critiche al Papa e l'antisemitismo prospettato dal predicatore della Casa pontificia, Raniero Cantalamessa, aveva suscitato malumore tra gli ebrei italiani, l'accostamento tra l'accusa di pedofilia, «brandita» contro la Chiesa di Benedetto XVI, e «l'offensiva» contro Pio XII compiuto dal cardinale Angelo Sodano è la goccia che fa traboccare il vaso. Solitamente molto misurato, il presidente dell'Unione delle comunità ebraiche italiane, Renzo Gattegna, scrive una nota ufficiale per affermare che «alcuni interventi e alcuni paragoni inappropriati e inopportuni, che preoccupano ancor più in quanto provenienti da autorevoli esponenti della Chiesa cattolica, rischiano di creare pericolosi e fuorvianti paralleli storici».

Quello tra il Vaticano di Ratzinger non è un rapporto facile. La visita del Papa alla sinagoga di Roma, a gennaio, è stato un successo, ma tra la preghiera per la conversione del venerdì santo, il negazionismo dei lefebvriani e la beatificazione di Pio XII - Pontefice accusato da molti ebrei di non aver fatto abbastanza contro il Vaticano - le fibrillazioni sono state continue. Già pochi giorni fa Gattegna riassumeva lo stato dei rapporti rilevando un «susseguirsi di errori a volte gravi, a volte banali, a volte non voluti, ma sempre negativi». Come se non bastasse, di fronte alla ripetuta pubblicazione di critiche alla Chiesa sulla pedofilia da parte del 'New York Times' l'arcivescovo della Grande Mela Thimoty Dolan ha denunciato «due pesi e due misure» quando a macchiarsi di pedofilia è un prete cattolico o un rabbino ebraico.