4 maggio 2024
Aggiornato 00:00
Afghanistan

Oggi il rimpatrio della salma di Colazzo

Nel pomeriggio la camera ardente al Celio. Domani i funerali a Galatina

ROMA - La salma del funzionario dell'Aise Pietro Antonio Colazzo farà rientro in Italia questa mattina, trasportata da un velivolo dell'aeronautica militare che atterrerà all'aeroporto romano di Ciampino.
Espletate le formalità di rito, una camera ardente sarà allestita presso l'ospedale militare del Celio dalle 15 alle 18. Il feretro raggiungerà quindi Galatina, città di origine di Colazzo, dove la cerimonia per l'estremo saluto avrà luogo domani, presso il duomo, con inizio alle 15.

Colazzo è rimasto vittima di un attacco suicida dei talebani che ha scosso venerdì mattina la capitale afgana Kabul, facendo 17 morti. Secondo il portavoce del ministero dell'Interno afgano Zemeri Bashary, tre kamikaze hanno partecipato all'attacco, anche se il portavoce dei talebani Zabiullah Mujahid nella sua rivendicazione ha parlato di cinque attentatori suicidi.

Colazzo era un agente dei servizi segreti italiani dell'Aise, l'Agenzia informazioni e sicurezza esterna. Secondo quanto emerso dalle prime ricostruzioni dell'attentato, il funzionario dei servizi segreti italiani si trovava nella hall del Residence Park. Stando alle dichiarazioni del capo della polizia afgana, il generale Abdul Rahman, Colazzo sarebbe stato ucciso da alcuni colpi d'arma da fuoco mentre era al telefono con la polizia locale per informarla sulla posizione dei combattenti islamici. «Era un uomo coraggioso», ha commentato. «Stava fornendo delle informazioni grazie alle quali la polizia ha potuto evacuare sani e salvi altri quattro italiani».

Colazzo era un consigliere diplomatico della presidenza del Consiglio che operava presso l'ambasciata d'Italia a Kabul, ha precisato il ministro degli Esteri Franco Frattini.