5 maggio 2024
Aggiornato 11:00
Afghanistan

Attesa per il rimpatrio della salma di Colazzo

Il Funzionario dell'Aise ucciso nell'attentato di venerdì a Kabul

ROMA - Sarà rimpatriata domattina in Italia la salma di Pietro Antonio Colazzo, il funzionario dell'Aise rimasto ucciso nell'attentato di ieri a Kabul, in Afghanistan.

Colazzo è rimasto vittima di un attacco suicida dei talebani durato quattro ore che ha scosso venerdì mattina la capitale afgana Kabul, facendo 17 morti. Colazzo era un agente dei servizi segreti italiani dell'Aise, l'Agenzia informazioni e sicurezza esterna. Secondo il portavoce del ministero dell'Interno afgano Zemeri Bashary, tre kamikaze hanno partecipato all'attacco, anche se il portavoce dei talebani Zabiullah Mujahid nella sua rivendicazione ha parlato di cinque attentatori suicidi.

Il funzionario dei servizi segreti italiani, secondo quanto emerso dalle prime ricostruzioni dell'attentato, si trovava nella hall del Residence Park. Stando alle dichiarazioni del capo della polizia afgana, il generale Abdul Rahman, Colazzo sarebbe stato ucciso da alcuni colpi d'arma da fuoco mentre era al telefono con la polizia locale per informarla sulla posizione dei combattenti islamici. «Era un uomo coraggioso», ha commentato. «Stava fornendo delle informazioni grazie alle quali la polizia ha potuto evacuare sani e salvi altri quattro italiani».

Colazzo era un consigliere diplomatico della presidenza del Consiglio che operava presso l'ambasciata d'Italia a Kabul, ha precisato il ministro degli Esteri Franco Frattini.