29 marzo 2024
Aggiornato 09:30
Ambiente. Lombardia

Lambro, la Prestigiacomo: il ministero sarà parte civile

Migliaia di litri di sostanze inquinanti hanno ormai invaso il Po

MILANO - La vicenda del fiume Lambro, dove ieri ignoti hanno sversato oltre 600 mila litri di gasolio e olii combustibili, aprendo i collettori di collegamento di tre cisterne del deposito della ex raffineria Lombarda Petroli a Villasanta, rappresenta «un gravissimo attentato all'ambiente ed alla salute pubblica» . Lo sottolinea in una nota Stefania Prestigiacomo, ministro dell' Ambiente, annunciando che il Ministero si costituirà parte civile contro i responsabili: «Confidiamo - dice - che le indagini in corso conducano rapidamente all'individuazione dei responsabili contro i quali il Ministero dell'Ambiente si costituirà parte civile».

STATO DI EMERGENZA - In questo momento le istituzioni competenti, Regioni, Comuni, Protezione Civile, Autorità di bacino «si stanno prodigando con ogni mezzo in una lotta contro il tempo per cercare di limitare i danni delle centinaia di migliaia di litri di sostanze inquinanti che hanno ormai invaso il Po». Il Ministero dell'Ambiente «segue costantemente» con i suoi tecnici ed il personale del'autorità di bacino l'andamento dell'onda nera che sta inquinando le acque della pianura padana. «Sosterremo quindi incondizionatamente - conclude - la richiesta di dichiarazione di stato di emergenza, una emergenza che del resto è già in atto. Superata la fase emergenziale il Ministero interverrà per valutare i danni ambientali causati da questo gesto criminale e quindi si procederà rapidamente a disporre gli interventi di bonifica».