Berlusconi: «Sarò un padre giusto»
Il Premier pranza con i figli e i vertici del gruppo: «prematuro» parlare di eredità
MILANO - I cinque figli, tutti. Ma anche i vertici delle società del gruppo e l'avvocato Niccolò Ghedini. Fatti di famiglia, ma anche questioni aziendali. Sarà stata anche una riunione di routine, come insiste a sottolineare l'entourage del premier, ma il pranzo che si è tenuto oggi a villa San Martino aveva in sé qualcosa di «speciale»: Silvio Berlusconi ha riunito intorno allo stesso tavolo i figli della prima moglie, Pier Silvio e Marina, e quelli nati dall'unione con Veronica Lario, Barbara, Eleonora e Luigi. Una volta perché mancava uno, una volta perché mancava l'altro, fatto sta che non succedeva da mesi e non era accaduto neanche quando il premier aveva festeggiato il suo settantatreesimo compleanno sul lago Maggiore.
Questa volta all'appello non mancava nessuno, così come non mancavano anche il presidente di Mediaset Fedele Confalonieri, l'amministratore delegato di Fininvest, Pasquale Cannatelli e il presidente di Promos, nonché consulente del premier, Bruno Ermolli. Invitati non inediti al tavolo del Cavaliere, che pure da tempo spiega di non occuparsi direttamente delle aziende di famiglia.
Silvio Berlusconi ci tiene ad essere e ad apparire «equo», aggettivo peraltro usato quest'estate da Barbara in un'intervista a 'Vanity Fair' che aveva creato attriti soprattutto con Marina. Durante la colazione non si sarebbe entrati nel dettaglio del 'nodo eredità', che per il premier sarebbe questione «prematura». Ma il Cavaliere avrebbe comunque rassicurato i figli sull'equilibrio dei ruoli nel gruppo, vista anche la ribalta che la questione aveva avuto in questi giorni.
A metà tra famiglia e azienda, da sciogliere c'è soprattutto il nodo del futuro dei tre figli di Veronica, visto che sia Marina che Pier Silvio sono saldamente alla guida di Mondadori e Mediaset. Per Eleonora si dovrebbero aprire le porte di Endemol, per Luigi quelle di Mediolanum, Barbara guarda all'editoria. Il pranzo cade poi a poco più di una settimana dall'incontro tra Berlusconi e la Lario per l'udienza di conciliazione dovuta alla richiesta di separazione. Le indiscrezioni raccontano che lei abbia chiesto una cifra di 3,5 milioni al mese. Cominciare a mettere mano al futuro dei tre figli più giovani, dando garanzie di equità, potrebbe dunque essere - secondo quanto spiegano fonti vicine al premier - anche un modo per rendere meno giustificata da parte della ormai ex moglie, una richiesta di vitalizio elevata.
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