Frattini: nessun danno all'Ambasciata italiana
Il Ministro degli Esteri in commissione Camera e Senato: «l'intervento della polizia iraniana ha scongiurato l'assalto»
TEHERAN - Non ci sono fortunatamente stati «danni seri» all'ambasciata italiana a Teheran, contro cui sono state lanciate pietre e uova da parte di manifestanti favorevoli al regime iraniano. Lo ha chiarito il ministro degli Esteri, Franco Frattini, che ha aggiunto che la presenza e l'intervento della polizia iraniana ha scongiurato che la sede diplomatica fosse assaltata.
Era stato lo stesso titolare della Farnesina, davanti alle commissioni Esteri riunite di camera e Senato, a dare poco prima la notizia del tentato assalto. «L'ambasciatore d'Italia (Alberto Bradanini, ndr), ma anche gli altri mi auguro, non parteciperanno alle manifestazioni di giovedì» in concomitanza con l'anniversario della rivoluzione iraniana», ha annunciato il ministro degli Esteri dopo l'audizione, «Stiamo valutando con tutti gli altri colleghi europei il livello di partecipazione delle rappresentanze diplomatiche che sono aperte».
Le recenti dichiarazioni del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, durante la sua visita in Israele non hanno secondo Frattini avuto un peso nella vicenda. «Quelli con l'Iran», ha sottolineato, «non sono rapporti tesi, (l'Iran) ha purtroppo rapporti complessi e problematici con tutta la comunità internazionale. Sono rapporti che si stanno complicando perchè la palla è nel campo di Teheran, non in quello europeo o americano».
«L'ambasciata italiana resta aperta», ha concluso il ministro degli Esteri, «siamo preoccupati ma speriamo non debba accogliere nessuno».