3 settembre 2025
Aggiornato 05:30
Emergenza maltempo

L'attenzione si sposta ai bacini tra Campania e Calabria

Lo spiega il vicecapo Dipartimento della Protezione civile, Bernardo de Bernardinis. Da stasera neve a bassa quota un po' dovunque

ROMA - Il fronte del maltempo si sta concentrando sulla zona tra Campania, Calabria e Basilicata, è qui dove già si sono intensificati i rovesci, ed è prevista pioggia stanotte e domani, per questo tutti i bacini sono sotto stretta sorveglianza e controllo e l'attenzione quindi dal punto di vista idrogeologico si è concentrata sui bacini tirrenici di questa zona, dal Sele, al Volturno, al Noce, al Sarno. Lo spiega il vicecapo Dipartimento della Protezione civile, Bernardo de Bernardinis, sottolineando: «C'è attenzione generale a tutti i bacini di quella zona ma è tutto sotto controllo».

In Toscana e Lazio, anche se continua qualche pioggia sparsa, il peggio invece sembra passato. «Per quanto riguarda il Tevere - spiega Bernardinis - ne stiamo uscendo, segna ora 10 metri. Ormai la fase di piena si sta esaurendo. Una piena lunghissima - sottolinea - e rimane un po' di attenzione nella parte terminale, all'idroscalo e Fiumicino, ma dovremmo uscirne nella notte. E resta attenzione anche sull'Aniene, dato che non si possono escludere rovesci locali». Per il Tevere, comunque «a breve penso potrà essere tolta la zona di allertamento».

Più o meno la stessa situazione si registra in Toscana, dove ormai si aspettano perturbazioni minori, che non dovrebbero creare ulteriori problemi nelle zone alluvionate, nel bacino dell'Arno nè in Versilia e Garfagnana, anche se resta un residuo di piovosità. Qualche attenzioni in più per la neve a quote poco più che collinari e soprattutto ai valichi di montagna.

La neve infatti da stasera cade a quote poco più che collinari: in particolare attorno ai 500 metri partendo nella zona alpina settentrionale, e ancora 500 sull'appennino settentrionale-centrale compreso l'appenino ligure, emiliano, toscano, da Genova A10 fino alla Cisa, mentre la quota neve risale a 700-800 metri sull'appennino campano, lucano e calabrese.

L'altro fronte del maltempo è il vento forte che continuerà a colpire tutta la costa tirrenica occidentale, compresa la Sardegna e la Sicilia occidentale ad eccezione dell'alto tirreno, con conseguenti mareggiate.