19 aprile 2024
Aggiornato 13:30
I parenti delle vittime: «E' scandaloso»

41 bis, carcere meno duro per il boss Giuseppe Graviano

Sta scontando l'ergastolo nel carcere di Opera. Al processo Dell'Utri lamentò uno stato di salute precario

MILANO - E' stato tolto il regime di carcere duro 41 bis al boss mafioso Giuseppe Graviano, attualmente detenuto nel carcere milanese di Opera. La misura era stata richiesta dal legale di Graviano. Durissima la reazione dell'Associazione tra i familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili.

«E' scandaloso - si legge in una lettera inviata al ministro della Giustizia Alfano - che in questo clima di buonismo a buon mercato a Graviano Giuseppe sia stato fatto un regalo di Natale che gli ammorbidisce il 41 bis. Butti via le chiavi per il mafioso che ci ha rovinato la vita ammazzando i nostri figli e rendendone di invalidi alla mercè di organismi di Stato tutt'altro che buoni, o chieda a Graviano Giuseppe di dirci, collaborando con la giustizia, la verità sulla morte dei nostri figli, quella che spavaldamente ha sempre negato in Tribunale ricattando i Governi».

«Il Tribunale di sorveglianza di Palermo - scrive l'associazione - rifletta sul massacro di via dei Georgofili e ci spieghi bene perchè Giuseppe Graviano deve tornare a socializzare, non lo abbiamo capito e siamo infuriati davanti a tanta cattiveria che ci perseguita, quali fossimo noi i colpevoli... Siamo pronti a mettere le tende con striscioni di protesta in via dei Georgofili quanto prima e diremo con tutte le nostre forze , se sarà necessario, al mondo intero come sono trattate le vittime del terrorismo mafioso in Italia e come sono premiati i mafiosi terroristi».

«Signor ministro dell'Interno - conclude la missiva rivolgendosi a Maroni - è sicuro che i falsi attentati sparsi in giro in questi giorni natalizi non fossero il ricatto della mafia per l'annullamento del 41 bis? Noi no».