20 aprile 2024
Aggiornato 03:30
L'agguato a Berlusconi

Napolitano: esasperazione pericolosa della polemica politica

Il Presidente della Repubblica ribadisce «che non ha senso scambiarsi accuse reciproche. Dobbiamo essere tutti egualmente allarmati»

ROMA - «Impediamo subito risolutamente che rinascano forme di violenza, che l'Italia in un passato non lontano ha già conosciuto e duramente pagato» Lo ha detto il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in un'intervista al Tg2 all'indomani dell'aggressione subita dal presidente del Consiglio Silvio Berlusconi a Milano. «E' mia convinzione che ci sia stata una esasperazione pericolosa della polemica politica. Bisogna fermarla». Lo ha detto il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, intervistato dal Tg2 all'indomani dell'aggressione al presidente del Consiglio. «Non è la prima volta che lo dico e sono costretto a ripeterlo», ha osservato il capo dello Stato.

«Garantire la pacifica convivenza» - «E' stato colpito e ferito il presidente del Consiglio e, anche se verrà verificato che si è trattato di un gesto di uno sconsiderato, dobbiamo essere tutti egualmente allarmati. E quando dico tutti, intendo tutti gli italiani che credono nella democrazia e hanno a cuore che venga garantita la pacifica convivenza civile», ha aggiunto il presidente della Repubblica.

«Il mio appello - ha proseguito il capo dello Stato - è rivolto a tutti in nome di un'imparzialità che ho sempre rispettato e sono deciso a rispettare. In questo momento non ha senso che gli uni diano le colpe agli altri per il clima che si è creato».

«Rispettarsi reciprocamente» - «La verità è che se si ha un comune senso della responsabilità si deve tornare ad un normale e civile confronto tra le diverse parti politiche e tra le diverse istituzioni» ha proseguito Napolitano. «Bisogna rispettarsi reciprocamente, misurare le parole ovunque si parli, pesare i giudizi e non estremizzarli, si parli nelle piazze, nei congressi di partiti, alla tv. Faccia ciascuno la sua parte e resti nei limiti del proprio ruolo che sono fissati in Costituzione».

«Il paese - ha aggiunto Napolitano - deve essere governato serenamente per vedere affrontati i suoi tanti problemi. All'opposizione tocca la funzione essenziale in un sistema democratico di controllare, criticare, proporre con tenacia, in un Parlamento che è eletto per cinque anni».