Lodo Mondadori. Anm: «Inaccettabili insulti al giudice Mesiano»
La giunta in una nota: «Solidarietà, incredibile l'accusa di disegno eversivo»
ROMA - L'Anm scende in campo a difesa del giudice di Milano Raimondo Mesiano, estensore della sentenza che ha condannato la Fininvest a risarcire con 750 milioni di euro la Cir per la vicenda del lodo Mondadori. I vertici del sindacato delle toghe esprimono «solidarietà e vicinanza al collega», contro il quale ci sono stati «ripetuti attacchi e inaccettabili insulti da parte di esponenti politici e organi di stampa».
«E' incredibile - afferma in una nota la giunta dell'Anm - che esponenti politici investiti di responsabilità istituzionali possano parlare di 'disegno eversivo' e affermare che ci sia 'chi sta tentando, con mezzi impropri, di contrastare la volontà democratica del popolo italiano'. Ed è tanto più incredibile che ciò sia affermato in relazione a una sentenza civile di primo grado, dunque suscettibile di impugnazione, che decide una controversia patrimoniale, e peraltro fondata su una sentenza penale passata in giudicato».
«L'esercizio ordinario della giurisdizione, diretto ad assicurare la corretta applicazione della legge e l'uguaglianza di tutti i cittadini, non può tollerare - avvertono ancora i vertici dell'Anm - tentativi di condizionamento e fenomeni di sistematica delegittimazione dell'istituzione giudiziaria e delle sue decisioni».
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