24 aprile 2024
Aggiornato 19:30
Per il Premier: «è una sentenza al di là del bene e del male»

Lodo Mondadori. Berlusconi: «Allibito», Cir: «Non è causa politica»

Pubblicate le motivazioni della sentenza su maxi-risarcimento Fininvest

MILANO - «Sono letteralmente allibito, è una sentenza al di là del bene e del male, è certamente una enormità giuridica». Con queste parole il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha commentato la sentenza che condanna la Fininvest al pagamento di 750 milioni di euro a favore della Cir di Carlo De Benedetti, come risarcimento danni causato dalla corruzione giudiziaria nella vicenda del lodo Mondadori.

Ma il premier tira dritto e assicura: «Sappiano tutti gli oppositori che il governo porterà a termine la sua missione quinquennale e non c'è nulla che potrà farci tradire il mandato che gli italiani ci hanno conferito».

Questa mattina sono state pubblicate le motivazioni della sentenza contro la holding della famiglia Berlusconi, depositata sabato. Berlusconi, scrive il giudice Raimondo Mesiano, è «corresponsabile della vicenda corruttiva» che portò all'annullamento del lodo arbitrale del caso Mondadori che aveva dato ragione alla Cir di De Benedetti dopo che il giudice Vittorio Metta aveva incassato 400 milioni di lire provenienti da conti Fininvest. «E' da ritenere - si legge nelle 140 pagine di motivazioni - incidenter tantum e ai soli fini civilistici del presente giudizio che Silvio Berlusconi sia corresponsabile della vicenda corruttiva per cui si procede».

Fininvest: «autentica incredulità» - Lette le motivazioni, Fininvest, per bocca del suo difensore Romano Vaccarella, ha espresso «autentica incredulità». La sentenza, spiega il legale del Biscione, «emessa a molti mesi di distanza dalla scadenza del termine legale (che è di 30 giorni) si fonda infatti su argomentazioni totalmente erronee, quando non semplicemente recepisce tesi di Cir». In particolare secondo Vaccarella, la sentenza «incredibilmente riesume un principio che, un tempo emerso in altra sede penale, è stato abbandonato persino in quella sede: quello per cui Silvio Berlusconi, in quanto al vertice di Fininvest, non poteva non sapere». Nei prossimi giorni Fininvest depositerà il ricorso in Appello che sarà accompagnato anche dalla richiesta di sospensiva.

In politica intanto è già scontro, con i capigruppi del Pdl che parlano di «tentativo eversivo», anche se i legali di Cir tengono a sottolineare come la causa non abbia valenza politica ma sia, e tale deve venire trattata, come «un normale giudizio civile fra imprese coinvolte in un contenzioso economico».