12 ottobre 2025
Aggiornato 08:30
«Spetta a me vigilare sulle comunicazioni e ispezionare»

Scajola: «perchè apro un'inchiesta su Annozero»

Il ministro a «Il Giornale»: Santoro non ha licenza di insultare lasciando intendere notizie di reato che invece non ci sono

ROMA - Quella su Santoro «è un'inchiesta dovuta. Non ha licenza d'insultare». Così Claudio Scajola, ministro allo Sviluppo Economico, spiega in un'intervista a Il Giornale le ragioni che lo hanno determinato ad aprire un'inchiesta governativa sulla trasmissione Annozero condotta da Michele Santoro.

«Spetta a me vigilare sulle comunicazioni e ispezionare - spiega il ministro - E' mia intenzione che il prossimo contratto possa consentire una televisione migliore per tutti, pluralista, rispettosa dei diritti dei cittadini e consapevole della grande influenza che la tv esercita sul pubblico ».

La prima puntata di Annozero ha rappresentato, secondo Scajola, «un eccesso di scandalismo; la volontà di imbastire processi mediatici basati sul gossip, lasciando intendere notizie di reato che invece non ci sono; un'amplificazione e pubblicazione di temi e argomenti che attengono alla vita privata».