19 aprile 2024
Aggiornato 17:00
Politiche per la scuola

Napolitano: «Serve istruzione migliore ma non di élite»

«Senza un tessuto di competenze diffuso un Paese non cresce nè economicamente, nè civilmente»

ROMA - L'istruzione in Italia deve migliorare ma questo non significa che debba diventare di élite, riservata a pochi. Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, in occasione dell'inaugurazione dell'anno scolastico non nega che nel nostro Paese «l'istruzione non è ancora abbastanza efficiente» soprattutto se confrontata con i livelli di altri Paesi europei e dell'Asia «constatiamo nostre gravi carenze. Da tempo in questo campo c'è da sanare un grave squilibrio tra Nord e Sud - ha ammonito il capo dello Stato -. Serve un'istruzione migliore, un'istruzione che valorizzi anche la matematica e le materie scientifiche troppo trascurate nel nostro Paese».

Ma per Napolitano «un'istruzione migliore non significa solo un'istruzione che produce solo eccellenze, perchè senza un tessuto di competenze diffuso un Paese non cresce nè economicamente, nè civilmente. Un'istruzione migliore non significa di certo neppure un'istruzione di élite, riservata a pochi. Un Paese giusto è quel luogo in cui l'opportunità di un'istruzione di qualità è offerta anche ai figli delle famiglie meno abbienti, anche a coloro che studiano nelle zone meno ricche del territorio nazionale, in modo che tutti i ragazzi possano sperare di vivere meglio, di affermarsi nelle professioni, di contribuire in tal modo al benessere complessivo del Paese».