26 aprile 2024
Aggiornato 07:00
Pedofilia

Inchiesta Ap sui preti pedofili: in Italia 235 le vittime

In dieci anni 73 casi, meno degli Usa ma c'è rischio impunità

ROMA - Settantatré casi di presunti abusi sessuali su minori in dieci anni, più di 235 vittime. Sono i dati allarmanti contenuti in un'inchiesta dell'Associated Press sugli scandali a sfondo sessuale che hanno coinvolto preti cattolici in Italia. Quello che ne emerge è una realtà di soprusi «circondata per decenni da una cultura del silenzio, in un Paese dove la Chiesa è una delle istituzioni più rispettate», una realtà che però sta lentamente venendo alla luce grazie a «un movimento che vuole smascherare e sradicare i colpevoli».

Il conteggio dell'Ap è basato sulle cronache locali e sui siti e blog delle vittime di abusi. I numeri - osserva l'autrice dell'inchiesta, Nicole Winfield - sono ancora irrisori rispetto alle centinaia di casi all'esame dei tribunali statunitensi o irlandesi. Basti pensare che la Chiesa italiana finora è stata costretta a pagare soltanto qualche centinaio di migliaia di euro come risarcimento alle vittime, rispetto ai 2,6 miliardi di dollari calcolati per la diocesi americana e gli 1,1 miliardi di euro (1,5 miliardi di dollari) stimati per le vittime in Irlanda.

Ma questo non significa che i casi di abusi italiani non abbiano ripercussioni, tutt'altro: con 50.850 preti su una popolazione di 60 milioni di abitanti, l'Italia ha più sacerdoti di tutto il Sud America o dell'Africa. Negli Stati Uniti - dove il Vaticano può contare su 44.700 preti per una popolazione di 300 milioni - dal 1950 ad oggi sono stati accusati di molestie a minori più di 4mila preti cattolici. I casi italiani, d'altronde, seguono più o meno lo stesso pattern di quelli americani e irlandesi: spesso i sacerdoti responsabili di abusi hanno preso di mira poveri, disabili fisici o mentali, oppure tossicodipendenti affidati alle loro cure.

L'Associated Press dedica, per esempio, ampio spazio al caso dell'Istituto Antonio Provolo di Verona, reso pubblico lo scorso gennaio da un'inchiesta dell'Espresso in cui risultava che decine di bambini e ragazzi sordi fossero stati violentati e molestati degli insegnanti-sacerdoti almeno fino al 1984. Ma nell'indagine si citano anche vicende di incitamento alla prostituzione o partecipazione a riti satanici. Su tutto, pesa l'incertezza della pena. Quando ci sono state sentenze giudiziarie, osserva l'Ap, si è passati da due anni con la condizionale a otto anni di carcere, anche se «con l'ormai nota lentezza del sistema giudiziario italiano, non è dato stabilire quante di queste condanne verranno effettivamente scontate». Quando invece si è trattato di patteggiare un risarcimento, le cifre variano dai 15mila ai 150mila euro per vittima.