4 maggio 2024
Aggiornato 05:00
I dati contenuti nelle ultime rilevazioni Istat

Scuola, un terzo delle famiglie spende di più per le sigarette

In alcune regioni per istruzione 18 euro mese

ROMA - Circa un terzo delle famiglie italiane spendono ogni mese più per le sigarette che per l'istruzione dei propri figli: è quanto avviene, in ordine, in Campania, Sicilia, Abruzzo, Sardegna e Lazio. Mentre in altre tre regini - Toscana, Piemonte e Val d'Aosta - la spesa per i tabacchi è la stessa sostenuta per la scuola. I dati, contenuti nelle ultime rilevazioni Istat, sono stati estrapolati e messi a confronto dalla rivista Tuttoscuola.

27 EURO LA SPESA MEDIA - «Nel 2006 mediamente la famiglia italiana - scrive la rivista specializzata - ha speso 27 euro mensili per l'istruzione, mentre nel 2007 ha speso `solo' 25 euro, la stessa spesa confermata anche nel 2008. Infatti su una spesa media mensile complessiva di 2.485 euro, la famiglia media italiana, spendendo per l'istruzione soltanto l'1%, è risultata in calo rispetto al 2006 dello 0,1% (stabile rispetto al 2007)».

Tuttoscuola fa rilevare che a fronte di «una media nazionale di una spesa media pari all'1% del totale spese delle famiglie, Trento consuma il 2,1% per istruzione per una spesa complessiva mensile di 2.600 euro mensili, seguita da Molise, Basilicata e Calabria (1,8%). La Val d'Aosta, in valori assoluti e percentuali, è la provincia - continua Tuttoscuola - dove le famiglie hanno speso meno per l'istruzione nel 2008: 0,7%, pari a 17,5 euro mensili».

DIVARIO NORD-SUD - Secondo il mensile quello ripreso dall'Istat è probabilmente solo «un dato simbolico. Forse non vuol dire nulla, forse vuol dire qualcosa, certamente aiuta a riflettere». Poi però Tuttoscuola entra nel merito delle polemiche che nella scorsa settimana hanno tenuto banco sul fronte dell'istruzione: «in questi giorni nei quali si parla tanto di divario tra nord e sud (e così poco di puntare sull'istruzione per colmarlo), chissà che questo dato non spieghi qualcosa».

«Forse qualche pacchetto di sigarette in meno e qualche ripetizione o qualche corso di riconversione in più - conclude la rivista diretta da Vinciguerra - aiuterebbe le famiglie meridionali, ma anche di altre regioni, ad accrescere le proprie opportunità. Con beneficio anche per la salute».

CALA LA SPESA PER L'ISTRUZIONE - Analizzando il trend degli ultimi anni, si scopre anche che la spesa per l'istruzione della famiglia italiana tra il 2006 e il 2008 è leggermente diminuita: tra i beni di consumo l'istruzione è scivolata, nella media nazionale, al penultimo posto per spese mensili delle famiglie. Seguita soltanto, e nemmeno in tutte le regioni, dalle spese per consumo di tabacchi.