28 marzo 2024
Aggiornato 13:30
Amministrative

Pd «festeggia» ballottaggi, inizia declino destra

Franceschini: «Inversione di tendenza è segnale importantissimo»

ROMA - Il Pd festeggia l'esito dei ballottaggi che confermano i candidati del centrosinistra in tante grandi città al Nord, al Centro e anche al Sud. "Un risultato per certi versi inaspettato" ammette Dario Franceschini per il quale è il segno che "è iniziato il declino della destra".

A quindici giorni da un risultato non certo esaltante alle europee, e al primo turno delle amministrative, ma che veniva subito paragonato al fallimento delle previsioni di sfondamento del Pdl e di Silvio Berlusconi, oggi la parola d'ordine del Pd è stata "inversione di tendenza", perchè i democratici sono riusciti a tenere città come Bologna, Firenze, Ancona, la provincia di Torino e anche il Comune di Bari.

"Un risultato al di sopra delle nostre previsioni" ammette per primo, quando cominciano ad arrivare i primi dati, il responsabile Enti locali, Paolo Fontanelli, snocciolando l'elenco delle città confermate, "non veniamo cancellati al Nord, come qualcuno aveva previsto".

Buona performance al Nord e anche al Sud, si sottolinea al Nazareno: i candidati democratici vincono a Padova, Parma, Ferrara, Alessandria, Rovigo e giù a Potenza, Crotone, Cosenza, Foggia, Avellino. Confermate anche alcune amministrazioni nelle storiche regioni rosse, dove alle europee il Pdl aveva preso più voti, come Terni, Ancona, Rieti, per non parlare del pericolo sventato a Firenze e Bologna. E poi il testa a testa fino all'ultimo voto alla provincia di Milano, dove il candidato del centrosinistra partiva con dieci punti di svantaggio.

"E' iniziato il declino della destra. Sarà un percorso lungo ma con lavoro e impegno porteremo avanti il cambiamento nel paese", decreta Franceschini per il quale il risultato di questi ballottaggi è "un segnale importantissimo. Ricordo che solo 15 giorni fa il quadro prospettava il Pdl al 45% alle europee e la conquista del centrodestra di tutte le grandi città. Oggi Berlusconi è dieci punti sotto e la tendenza è a favore del Pd che vince in tante grandi città italiane". La sconfitta della destra è confermata anche dalla "proposta surreale di abolire i ballottaggi. I leader del centrodestra - osserva Franceschini - hanno questo piccolo difettino, quando le cose non gli convengono vanno cambiate".

Nessun cenno per oggi alle vicende giudiziarie baresi che secondo alcuni osservatori potrebbero aver influito anche sulla mancata partecipazione al voto degli elettori di centrodestra. Il segretario del Pd interpellato dai giornalisti si limita a dire: "Gli italiani votavano per i sindaci e i presidenti di Provincia ma c'è stata una parte di astensionismo non fisiologico ma di scelta: un chiaro segnale alla destra". "Gli elettori hanno scelto di non votare Berlusconi - dice in maniera più diretta Beppe Fioroni - a 15 giorni di distanza dal voto sulle europee, non faccio dietrologia ma se non hanno votato per la destra e per Berlusconi è anche perchè c'è una grande disparità tra le cose che dicono e le cose che fanno, la destra e Berlusconi".

Incassato il risultato positivo dei ballottaggi Franceschini affronterà da domani il capitolo tutto interno della stagione congressuale: "Spero sarà un percorso virtuoso, abbiamo fatto un ottimo lavoro di squadra fino ad oggi mi aspetto che si mantenga questo clima positivo".