20 aprile 2024
Aggiornato 00:30

Kosovo, D'Alema: Errore bombardare Belgrado quando ero Premier

«Ero turbato dalla guerra. Ma Serbia ora in cammino verso Europa»

ROMA - Dieci anni dopo Massimo D'Alema fa il bilancio dei bombardamenti della Serbia da parte della Nato, per volontà del presidente Usa Bill Clinton. «Pentito no, mai», afferma l'allora presidente del Consiglio in un'intervista al Riformista. «Continuerò però ancora oggi a pensare che non era necessario bombardare Belgrado».

«Oggi siamo in condizioni di avere un giudizio più equilibrato e problematico su questa vicenda», afferma D'Alema. «Ha bloccato le guerre balcaniche e innescato un processo per cui la Serbia oggi è un paese democratico, in cammino verso l'integrazione europea. Ed è un interlocutore fondamentale, perché, liberato dall'ipoteca nazionalista e autoritaria, sta tornando a svolgere un ruolo di primo piano in tutta la regione, che conoscerà vera stabilità solo con l'integrazione di tutti i Balcani occidentali nell'Unione europea, Serbia e Kosovo compresi».

D'Alema ricorda, comunque: «Ero turbato dalla guerra. Sentivo la responsabilità di quello che accadeva, i civili che morivano... Ma mia preoccupazione era questa. Quando ci si trova coinvolti in avvenimenti così drammatici non ci si può preoccupare delle polemiche politiche interne».