26 aprile 2024
Aggiornato 22:00

Biotestamento: Capigruppo Sanità Senato, passi verso un'intesa

Tomassini: «Ponti di condivisione». Bianchi: «Vittoria su art. 1»

ROMA - C'è voluta un'ora e tre quarti di riunione informale fra i capigruppo in commissione Sanità del Senato per avvicinare le posizioni fra gli schieramenti in materia di testamento biologico. Al termine della riunione, tutti ostentano soddisfazione: il presidente della commissione, Antonio Tomassini (Pdl), parla di «lavoro proficuo, di grande confronto» e si dice convinto che «si possa trovare un accordo sull'articolo 1». Sul quale la capogruppo del Pd Dorina Bianchi parla di «una nostra grande vittoria, volevamo che l'atto medico fosse conseguenza del consenso informato e che fosse richiamata la norma della Costituzione».

«Esco lusingato - dice il presidente Tomassini - da questa riunione. Rimane un punto di difficoltà a proposito dell'articolo 5», che disciplina l'alimentazione e l'idratazione forzata dei pazienti in stato vegetativo, ma, aggiunge, «abbiamo gettato molti ponti di condivisione su tutti gli altri». Il presidente sottolinea la «disponibilità» del relatore a correggere il testo sia per questioni di forma che di sostanza, visto che «l'opposizione ma anche tante voci nella maggioranza avevano chiesto delle correzioni».

Adesso però «ciascuno dovrà riportare nel proprio gruppo il risultato per una valutazione finale». Dal canto suo, Bianchi sottolinea che «la decisione spetterà alla commissione. Sicuramente - spiega - l'articolo 5 è il più difficile, il più controverso, ci sono sensibilità diverse». Il relatore del ddl, Raffaele Calabrò (Pdl), sottolinea che «si è lavorato a leggere gli emendamenti per capirne la sostanza, senza badare alla loro provenienza» e manifesta l'intenzione di «accogliere tutti gli emendamenti migliorativi» che non intacchino «i principi e la filosofia» del provvedimento. Calabrò in sostanza conferma che «si è raggiunta una intesa, ma ora si tratta di parlarne con i gruppi».